Ho cercato di acquistare questo libro di Luisito, “C’era una volta Pasqua al mio paese”, ma purtroppo è esaurito. Lo sto leggendo preso in prestito dalla biblioteca del seminario della mia città grazie ad un amico prete.
Nel primo anniversario della sua morte, con i miei genitori, abbiamo partecipato alla messa celebrata al suo paese natale:
che sembra essere stato scelto dal piede di un compasso in vena di tracciare un ventaglio fra due mari seguendo i contrafforti delle montagne.
Prima però hanno voluto farmi vedere la sua casa. Leggendo queste pagine me lo immagino in quel casolare vicino alla campagna osservare con attenzione e lo sguardo intelligente che già lo proietta altrove.
Propongo un brano a commento del noto passo dell’Evangelo di Luca
Quando furono vicini al villaggio dove erano
diretti, egli fece come se dovesse andare più
lontano. Ma essi insistettero: “Resta con noi perché
si fa sera e il giorno già volge al declino”. Egli entrò
per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la
benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si
aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui
sparì dalla loro vista.
Evangelo di Luca 24,28-31
Brano ricavato, come dice lui stesso, nello spazio bianco tra una riga e l’altra del testo sacro.
Grazie a Orasesta per aver proposto on line questo capitolo.