Le macerie sono come il fiore di una pianta;
Kiefer
sono l’apice radioso di un incessante metabolismo, l’inizio di una rinascita.
Hangar Bicocca di Milano ospita la mostra permanente di Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti 2004-2015, tra le opere più conosciute e famose dell’artista tedesco.
Si tratta di un’installazione permanente site-specific (pensata cioè per il posto che la ospita). Deve il suo nome ai Palazzi descritti nell’antico trattato ebraico Sefer Hechalot, il “Libro dei Palazzi/Santuari” risalente al V-VI secolo d.C., in cui si narra il simbolico cammino d’iniziazione spirituale di colui che vuole avvicinarsi al cospetto di Dio.
Visto la fonte principale alla quale si è ispirato Kiefer sono diversi i temi religiosi implicati nell’opera. Ho pensato di offrire, oltre una spiegazione delle 7 torri – del peso di 90 tonnellate ciascuna e di altezze variabili tra i 13 e i 19 metri – una presentazione di questi aspetti religiosi per offrire elementi per una comprensione più ampia dell’opera stessa.
Anselm Kiefer, spunti biografici
Bibliografia
- Roland Goetschel, La Cabbalà, ed. Giuntina, FI, 1995.
- Giulio Busi, Città di luce, la mistica ebraica dei palazzi celesti, Einaudi Editore, TO, 2019.
- I Sette Palazzi Celesti 2004-2015 di Anselm Kiefer, Malerba Editorial & Partners, Milano.
- P. Renzo Larcher (a cura di), Corso completo sull’Antico Testamento, Sulla soglia del Nuovo Testamento, La letteratura apocalittica, edito da Studentato Teologico Saveriano affiliato alla Pontificia Università Urbaniana in Roma.
- Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti 2004-2015, Hangar Bicocca.
- Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti, Editore Mousse Publishing, 2022.