Santa Lucia, una santa che in molti bambini, anche in quelli ormai cresciuti da un pezzo, evoca attesa, preparativi per lei e il suo fedele asinello, gioia per i regali che si troveranno il mattino. In Europa oltre che in Svezia Santa Lucia si celebra in Finlandia, Russia, Polonia, Repubblica Ceca e Danimarca. In alcune regioni del Nord Italia Santa Lucia la notte del 13 dicembre porta regali ai bambini come accade il 25 con Babbo Natale, o Gesù bambino o il 6 con la Befana. Si tratta di alcune località del Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Santa Lucia si festeggia anche in altre regioni italiane, con processioni, mercatini o fiere.
Questo bellissimo racconto di Rossella Galletti ci porta in un’atmosfera particolare, tra le stelle, alle prese con una di loro che ricorda molti di noi e per fortuna incontra Santa Lucia.
Di seguito il testo animato con la voce recitante dell’autrice stessa e a seguire il testo.
Carissimi bambini,
come state? Vi ricordate di me? Sono l’angelo Celestino e se qualcuno ancora non mi conosce mi presento meglio: sono l’angioletto più piccolo del Paradiso, sono un po’ pasticcione (ma sto migliorando!) e sono amico di tutti i Santi, ma in particolare sono grande amico di santa Lucia!
Vi sto scrivendo questa lettera per raccontarvi una cosa e… chiedervi aiuto! Perché chi mi conosce sa bene che quando sono in difficoltà e ho qualche guaio da risolvere, io chiedo aiuto a voi bambini perché so bene che avete un cuore buono, generoso e capite al volo quando è il caso di mettersi al lavoro per aiutare qualcuno.
Dunque… Per cominciare il mio racconto devo partire dalle stelle! Sì… avete capito bene! Dalle stelle e più precisamente da un gruppo di stelle che, tutte insieme, hanno un nome particolare: Orsa Maggiore. Da quando esiste il mondo, infatti, gli uomini guardano verso il cielo per conoscerlo e scoprire sempre cose nuove, e guardando le stelle hanno dato a ciascuna un nome. Poi, guardandole meglio, hanno fatto un gioco… Un po’ come quando si guardano le nuvole e si dice: “quella assomiglia a un pesce… Quell’altra a una tartaruga…!”. Questi uomini hanno guardato le stelle e hanno detto: “se guardiamo quel gruppo di stelle sembra di vedere il disegno di un grande orso”… E poi ancora: “quell’altro gruppo di stelle forma un disegno che assomiglia a un orso più piccolo!”. Così, da quel giorno, un gruppo di stelle viene chiamato “Orsa Maggiore” e uno “Orsa Minore”.
Dovete sapere che qualche giorno fa, mentre me ne stavo tranquillo in Paradiso, ho sentito qualcuno che discuteva animatamente nel cielo, poco lontano da me. Non capita spesso di sentire qualcuno che litiga dalle nostre parti e quindi sono corso a vedere cosa stava succedendo! Ed ho sentito gridare:
“ Basta, basta , basta!…. io qui non ci voglio più stare! Da quando esiste il cielo io sono in questo punto,all’inizio della coda di quest’orsa… e non mi piace nemmeno un po’! Per di più la mia luce è debole…. Brillo meno delle altre. Perché non posso fare cambio con quella che sta sul naso dell’orsa? Lei viene qui e io vado là! Lei mi dà la sua luce e io le do la mia.”
“Ma che stai dicendo, Megrez? Cosa ti santa nelle punte? Ogni stella è al suo posto e ha la sua luce…. Figuriamoci se le stelle si spostano solo per un capriccio!”
“Capriccio? Io non faccio i capricci! Io dico solo che è giusto cambiare posto ogni tanto!”
“Non se ne parla nemmeno!”
“Si che ne parliamo!”
“No!”
“Si!”
“No!”
“Ma cosa sta succedendo qui? – ho gridato allora io, per farmi sentire – “State disturbando tutto l’universo con queste urla, vi si sente perfino in Paradiso! La volete smettere?”
La stellina che si chiama Megrez e che poco prima aveva brontolato per cambiare il suo posto, ha alzato la sua voce più della mia e mi ha detto:
“Io la smetterò solo quando potrò cambiare il mio posto e la mia luce con una delle stelle che stanno sul muso dell’Orsa maggiore!!!”.
“Ma questo è un capriccio bello e buono, non si è mai sentita una cosa simile….” Le ho detto io.
Cari bambini: voi sapete cosa è un capriccio? Qualcuno di voi fa mai i capricci?
Ve lo chiedo perché qui in Paradiso i capricci non esistono. Qui si vive in pace gli uni con gli altri, non si cerca un posto migliore di un altro, non si dice mai la parola “voglio!”, non si piange e si strilla perché a tutti i costi si vuole ( o non si vuole ) fare qualcosa. Nessuno vuole essere più bello, più bravo, più importante. Capite? Per questo i capricci non esistono e vi assicuro che senza di loro… si sta proprio bene!!!. Figuriamoci se mi aspettavo di sentirne uno provenire da una stella!!!
Era così decisa e brontolona da risultare perfino antipatica! Allora ho provato a convincerla con calma.
“Quello che chiedi non ha alcun senso! Nel Creato tutto è stato collocato al suo posto e nessuno si è mai lamentato. Hai mai sentito la luna dire che vorrebbe brillare di giorno e non di notte? Hai mai sentito un pesce di mare dire che vuole andare a vivere in montagna o una stella alpina fare i capricci perché vuole fare la stella marina? Tu sei piccina e hai una luce meno intensa di altre, ma sei comunque bellissima e il tuo posto è questo da sempre… la tua luce sta bene qui, sulla “coda” dell’Orsa maggiore, serve qui, non in un altro punto del cielo!”.
“Continuate tutti a dire la stessa cosa…”. Rispose la stella Megrez sbuffando.
A quel punto dal Paradiso erano arrivati anche altri angeli e alcuni santi, attirati da quella discussione e tra questi arrivò anche santa Lucia, accompagnata dal suo asinello. (Adesso che ci penso: neppure l’asinello di santa Lucia ha mai fatto un capriccio per diventare un bellissimo cavallo bianco! E’ sempre stato felice e contento di essere un asinello!!!).
“Cara Stellina – le disse allora santa Lucia – ti diciamo tutti la stessa cosa perché è la verità! La tua luce sta benissimo in questo punto del cielo perchè è stata pensata così dal Creatore, che ha messo ogni cosa sulla Terra e nel cielo al posto giusto: fiumi, laghi, montagne, colline…. Stelle, pianeti, sole, luna… tutto ha il suo posto, la sua storia, la sua vita e un motivo speciale per stare dove si trova!”.
La stellina aveva smesso di brontolare e ascoltava santa Lucia con attenzione. Sembrava che il suo capriccio fosse un po’ passato… per fortuna! Poi, tutto ad un tratto, iniziò a singhiozzare e poi a piangere e piangere e piangere, che nessuno riusciva più a fermarla!!!
“Ma perché piangi, ora?” Le chiese dolcemente santa Lucia avvicinandosi a lei con l’asinello.
“Perché sono piccola, brutta…. Brillo poco e fanno fatica a vedermi… e adesso tutti pensate che sono anche antipatica e capricciosaaaaaaaa”…. e giù nuove lacrime!!!!
“Ma no – le ho detto io – basterà che tu chieda scusa alle altre stelle dell’Orsa Maggiore che hai trattato un po’ male e passerà tutto….”
“Giusto!” hanno detto tutti i santi e gli angeli intorno a me.
E la stellina ha chiesto subito scusa e ha detto che sarebbe rimasta al suo posto, però dopo qualche nuovo singhiozzo ha aggiunto:
“Sono stata una sciocca…Ma sapete, io ho un sogno: vorrei tanto che qualcuno, laggiù sulla Terra, si accorgesse anche di me e mi dicesse che mi vede. Per questo ho pensato di cambiare posto, perché forse chi studia il cielo, laggiù nel mondo, avrebbe visto questo cambiamento e mi avrebbe fatto delle fotografie e chissà…. Magari me le avrebbe mandate, insieme a una lettera… E saremmo diventati amici. Insomma…. Io volevo sentirmi un po’ importante.”
“ Oh poveri noi – disse l’arcangelo Gabriele – e secondo te chi studia le stelle ti avrebbe mandato una fotografia e una lettera? Non penso proprio cara stellina….”
Megrez stava ricominciando a singhiozzare sentendo quelle parole, quando intervenne santa Lucia che le disse:
“Gli studiosi delle stelle forse no…. Ma se ti fidi di me, vedrai che qualcuno ti aiuterà a realizzare il tuo sogno e troverai tanti amici….”
Finalmente la stellina Megrez si mise a sorridere e si tranquillizzò, dicendo subito:
“Mi fido, santa Lucia!”.
E così, quando siamo tornati in Paradiso, santa Lucia mi ha parlato del suo progetto: mi ha detto di chiedere a voi bambini di fare un bel ritratto a Megrez: un disegno, una stella fatta con il materiale che volete, l’importante è che mentre la realizzate abbiate l’intenzione nel cuore di dire a questa stellina che anche se è piccina e la sua luce è debole e sembra che non la veda nessuno, in realtà lei è importante come tutte le stelle del cielo, come tutte le montagne, i mari, i fiumi… Come tutte le altre meraviglie del Creato! A voi crederà e non farà più capricci e non piangerà più! Saprà di avere degli amici e starà sicuramente meglio!
Allora ci date una mano, bambini e maestre? Quest’anno dobbiamo aiutare una stellina; non è un’impresa facile, ma tutti insieme possiamo farcela!
Grazie a tutti e un grande saluto dall’angelo Celestino e… da Santa Lucia.
L’autrice
Scrivo semplicemente perchè amo scrivere, perchè ogni tanto sento che c’è una storia che mi “bussa dentro” e mi chiede di ascoltarla e di condividerla. E queste storie a volte mi accompagnano nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie per realizzare progetti con i più piccoli… ed è stando con i più piccoli che i miei racconti prendono vita sotto forma di colori, forme… fantasia pura che trasforma le parole attraverso le mani dei bambini, insomma! Un’avventura entusiasmante! Con i bambini parti e non sai mai dove ti porteranno!
Amo lasciarmi rapire dai particolari che richiamano la mia attenzione ed è così che nascono specialmente le storie legate al Natale. Magari guardando un presepe…