Tra le tante leggende fiorite sulla notte di Natale ho trovato questo curioso racconto. La vigilia della santa notte gli animali parlano. Se ne trova traccia in diversi paesi europei ovviamente in ambiente contadino. Quella che riporto ha origini salentine. L’autore è Giuseppe De Dominicis, il maggior poeta dialettale salentino.
A mezzanotte in punto le bestie smisero di ruminare e si scambiarono gli auguri. Il bue si slegò e, avvicinatosi all’asino, gli parlò: – Caro amico, sappiamo tutti che due nostri antenati si comportarono utilmente e proficuamente con Gesù deposto nella mangiatoia, scaldandolo con il loro fiato; tuttavia noi discendenti non siamo degnati di alcuna riconoscenza, anzi siamo maltrattati e costretti all’aratro, alla soma, al carro. Un somaro condusse Gesù, Giuseppe e Maria fino in Egitto; un altro ciuccio, il giorno delle Palme, portò a cavalcioni Gesù per le vie di Gerusalemme. Inoltre, un vitello mio antenato prima si fece ingrassare ben bene e poi si lasciò macellare per fornire braciole e cotolette per le nozze di Canaan, cui Gesù era invitato.
L’asino, abbastanza risentito, rispose: – Caro collega, stai proprio parlando a vanvera. Il Signore Iddio non maltratta noi animali, anzi sta favorendo maggiormente noi somari e voi buoi, elevando il nostro ceto. Da tempo l’Onnipotente sta adeguando la razza asinina e la razza bovina alla stirpe umana, livellando gli uomini intelligenti, i somari asineschi e i buoi con le corna. Non è evidente, insomma, che diventano sempre più numerosi gli uomini ciucci e sempre più frequenti gli uomini cornuti?
Io, che avevo seguito attentamente tutto il discorso, alla fine dovetti convenire che l’asino aveva proprio ragione.
Fonte: http://www.antoniogarrisiopere.it/36_c14_PippiDe—Domin.html
Di seguito, sempre su questo tema: “La notte di Natale gli animali parlano”, una simpatica filastrocca per i più piccini.
– Buon Natale! – Dice il gallo
– Buone feste! – Fa il cavallo
– Viva viva! – Il porcellino
e – Felicità! – il pulcino.
Nelle valli e nei boschetti
parlan volpi e coniglietti,
dentro i fiumi e negli stagni
parlan pesci ed anche ragni.
Più nessuno sa star zitto
tutti parlan fitto fitto:
dono magico e corale
che natura offre a Natale!