Dal Salmo 96
Oggi la luce risplende su di noi.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Il giorno che la stella cometa iniziò il suo viaggio verso Betlemme, tutto il Creato trattenne per un attimo il respiro e poi sospirò profondamente: quello era il grande giorno, atteso da sempre! I mari e i monti, le colline e i fiumi; i fiori, le foglie e anche il più piccolo degli insetti … tutte le creature capirono che la stella avrebbe attraversato il cielo per catturare gli guardi degli uomini, per portarli in un luogo dove il loro cuore avrebbe trovato la vera gioia e la vera pace. E in quell’attimo di silenzio, di sospiri e di emozione… la stella partì, consapevole della sua importante missione. E pensava che sarebbe stata sola in quel viaggio! Ma si sbagliava perché ben presto si accorse che accanto alla sua lunga coda lucente c’era una nuvoletta, piccina e bianca, che a malapena riusciva a viaggiare come lei, e che ad un certo punto infatti le disse: “Oh stella, ti prego… fermati solo un attimo… faccio fatica a muovermi alla tua velocità. Lasciami riposare solo un secondo e poi ripartiamo”. La stella cometa faticò a capire da dove arrivassero quelle parole e quando vide la piccola nuvola le chiese meravigliata:
“E tu chi sei? E perché mai viaggi con me? Nessuno mi aveva detto che avrei avuto compagnia in questo viaggio”.
“Non arrabbiarti stella cometa – rispose la nuvoletta – sono nata dal sospiro dell’Oceano e il mio desiderio di vedere la fine del tuo viaggio è talmente grande che ti ho seguito senza chiederti nulla. Ma non ti darò fastidio, te lo prometto… portami con te…”
La stella cometa pensò che in fondo la piccola nuvola aveva nel cuore un desiderio buono e decise di portarla con sé. E ripartirono insieme. Non passò molto tempo che…una seconda nuvoletta le raggiunse; era lunga e affusolata e viaggiava spedita e veloce tenendo il passo della stella senza problemi. Profumava di fiori e frutti esotici e disse, quasi cantando: “Sono nata dal sospiro di un fiume che scorre in mezzo ad una rigogliosa foresta, laggiù sulla terra. Ti prego cara stella, portami con te! Perché il mio desiderio di vedere la fine del tuo viaggio è intenso come il profumo della terra che ho lasciato. “E la stella cometa, anche questa volta, capì che il suo era un desiderio buono e poteva essere accontentato e la portò con sé. “Il tuo buon profumo allieterà ancor di più questo viaggio”, le disse rimettendosi in movimento. Sembrava che il viaggio potesse proseguire senza altre interruzioni… quando arrivò una terza nuvola soffice soffice, che portava con sé i colori dell’arcobaleno. Si appoggiò sulla coda della stella e disse: “Ti prego stella, portami con te! Sono nata dal sospiro di una cascata di acqua cristallina, nel momento esatto in cui veniva sfiorata dall’arcobaleno, laggiù in una valle racchiusa tra bellissime montagne. Il mio cuore è colorato, allegro e tanto desideroso di vedere dove finirà il tuo viaggio. “Mentre diceva queste cose la nuvoletta si muoveva e faceva capriole; i suoi colori si mescolavano alla luce della cometa facendo sorridere le altre due nuvolette che dissero: “Sei proprio simpatica!”
“Si… – aggiunse la stella – e in questo viaggio c’è bisogno anche della tua allegria. Vieni con noi perché anche il tuo desiderio è buono e bello”.
E il piccolo corteo celeste riprese il suo viaggio.Gli occhi degli uomini che scrutavano il cielo potevano vedere solo la scia luminosa della cometa e nessuno di loro poteva immaginare che accanto a lei stavano tre nuvolette, che accompagnandola le facevano sentire il rumore delle onde dell’oceano… il profumo dei fiori e dei frutti di una rigogliosa foresta… l’allegria di una fresca cascata di montagna accarezzata dai colori dell’arcobaleno. Attraverso queste tre nuvolette la cometa sentiva che tutto il creato era con lei in quel viaggio!!! Quando Betlemme fu vicina la stella annunciò alle sue compagne che il presto avrebbero raggiunto il piccolo paese, quasi sconosciuto, dove Gesù stava per nascere. ’emozione era grande, grandissima! L’ultimo tratto del viaggio avvenne in un silenzio che il cielo non dimenticherà mai… e quel silenzio venne rotto solo dal pianto del Bambino Gesù, cullato dalla sua mamma e dal suo papà, in una povera grotta. “Ecco… siamo arrivate!” disse felice la stella cometa. E in quel momento tutta la gioia del Creato si mescolò alla sua luce grazie alle tre nuvolette che si sciolsero in un abbraccio che unì la terra e il cielo, il mare e i monti, i profumi e i colori… e il Bambino smise di piangere, addormentandosi sereno tra le braccia di Maria. In quell’abbraccio le tre nuvolette si dissolsero, ma avevano portato a termine la loro missione: dare il benvenuto al Figlio di Dio su questa terra. Ecco: era giunto il giorno della letizia… il tempo dell’esultanza!