Questo poema sinfonico fu composto intorno al 1913 e proposto in anteprima su Radio Vaticana il 25 Dicembre 1937, di nuovo sotto la direzione
di Perosi. Il discorso strumentale presenta due temi: il primo morbido e intimo e il secondo sotto forma di giga. Entrambe crescono di intensità e colore, fino a quando non riapparirà dando origine a un ampio frammento fugato, interrotto da un solenne inno che visualizza con serena maiestosità.
Dormi, non piangere, Gesu diletto,
dormi, non piangere, mio Redentor;
dormi, non piangere, mio Redentor.
Quegli occhi amabili, bel pargoletto,
t’affretta a chiudere nel fosco orror.
Sai perche pungono la paglia e il fieno?
E’ perche vegliano tue luci ancor.
T’affretta a chiuderle che il sonno almeno
sara rimedio d’ogni dolor.
Dormi, non piangere, Gesu diletto,
Dormi, non piangere, mio Redentor;
Dormi, non piangere, mio Redentor.