Si tratta di un simpatico e curioso documento epistolare scritto da un giovane Giacomo Leopardi. È una lettera, scritta in nome della Befana, con la quale Giacomo avrebbe voluto accompagnare i doni che la sua famiglia aveva preparato per i ragazzi che solitamente frequentavano le conversazioni serali della marchesa Roberti. Si tratta chiaramente di uno scherzo, certamente senza il consenso dei genitori, e le ragioni sono evidenti. Lo scritto ha una sua importanza e soprattutto mostra l’umore spiritoso e scherzoso di cui Giacomo dava prove frequenti nella sua prima età.
Turoldo (22 novembre 1916, Sedegliano, 1992, Milano). A cent’anni dalla nascita riscoprirne l’eredità può aiutarci nella quotidiana fatica di far dialogare la […]