La pace sarà duratura nella misura in cui armiamo i nostri figli con le armi del dialogo, insegniamo loro la buona battaglia dell’incontro e della negoziazione. In tal modo potremo lasciare loro in eredità una cultura che sappia delineare strategie non di morte ma di vita, non di esclusione ma di integrazione. Questa cultura del dialogo, che dovrebbe essere inserita in tutti i curriculi scolastici come asse trasversale delle discipline, aiuterà ad inculcare nelle giovani generazioni un modo di risolvere i conflitti diverso da quello a cui li stiamo abituando.
Discorso di Papa Francesco per il conferimento del premio Carlo magno, Sala Regia, venerdì, 6 maggio 2016
Dichiarazione del regista
Perché realizzare Azur e Asmar?
Uno dei temi che mi turba profondamente è l’ostilità che si crea nelle varie società umane e le ragioni pretestuose per le quali gli esseri umani si scontrano inutilmente mentre potrebbero convivere sereni. L’Occidente e gli Stati Islamici sono nemici da sempre. Il destino ha voluto che fossi in grado di interpretare sia il ruolo dell’Occidentale, sia quello dell’immigrato. Da un lato sono francese a tutti gli effetti, dall’altro sono stato un piccolo immigrato – infelice, ostile, testardo – per aver passato l’infanzia in Africa.
Il primo tema di Azur e Asmar è vivere insieme in armonia. Per questo utilizzo due linguaggi – francese e arabo – il francese doppiato, quando richiesto, e l’arabo che resta sempre tale.
Il secondo tema del film è la civiltà medievale islamica, una splendida, compassionevole civiltà aperta. Voglio trasmettere questo insegnamento agli occidentali e agli orientali in modo che tutti possano usarlo e trarne godimento.
II terzo tema è divertire. Creare un grande intrattenimento popolare che dia piacere a tutti e che di meraviglia in meraviglia porti alla serenità e alla riconciliazione.
Michel Ocelot
Trama
Il biondo Azur,dagli occhi celesti, e Asmar,dagli occhi e i capelli neri, crescono insieme in Francia. Vivono con il severo padre di Azur e la bambinaia, la tenera madre di Asmar, sino a quando il padre non decide bruscamente di separarli. Azur viene mandato lontano da casa per studiare, e Asmar e sua madre vengono scacciati e ripartono per il loro paese. Gli Anni Passano… Ormai adulto, Azur continua ad essere ossessionato dal ricordo della terra assolata della sua bambinaia e dalle storie che gli raccontava sulla bellissima Fata dei Jinns che è stata imprigionata e che bisogna liberare. Fa vela verso sud attraverso i grandi mari per scoprire la patria dei suoi sogni e trovare l’amore. Ma Azur viene respinto da tutti quelli che incontra per i suoi occhi celesti che portano sfortuna secondo le credenze del paese e decide di non aprirli mai più. Quello che una volta era un bellissimo bambino vestito d’oro è ridotto a un mendicante cieco, guidato da un compagno di nome Rospù, sgradevole e senza vergogna. Un giorno Azur riesce a ritrovare la sua bambinaia e Asmar, che ormai è diventato adulto. La nutrice è diventata la mercantessa più ricca della città, mentre Asmar è ormai un valoroso cavaliere che ancora serba rancore per Azur e quando lo riconosce lo respinge. Il viaggio di Azur continua. Poco a poco, passo dopo passo, scoprirà un paese bellissimo e misterioso. Incontrerà un vecchio saggio ebreo e una giovane principessa araba che lo aiuteranno nel suo cammino. Sempre più rivali, Azur e Asmar si mettono in cerca della Fata dei Jinns. Affrontano banditi e mercanti di schiavi, finchè un giorno torneranno ad essere fratelli, salvando ognuno la vita dell’altro. Insieme riusciranno ad entrare nella Stanza delle Luci, dove la Fata li attende. Ma chi di loro ha liberato la Fata? La bambinaia, la principessa, il vecchio saggio e Rospù vengono chiamati a pronunciarsi, ma nessuno riesce a decidere chi è il vero eroe. Viene convocata la Fata degli Elfi, ma anche la sua opinione non si rivela determinante. Trova, però, che Asmar, dalla pelle scura, sia molto attraente, mentre la Fata dei Jinns prova lo stesso sentimento nei confronti del bell’Azur…Alla fine, tutti i personaggi danzano insieme armoniosamente, mentre uno sciame di Jinns fa piovere su tutti loro una cascata di stelle d’oro.
Tratto dal materiale per le scuole presente sul sito ufficiale del film
Cast tecnico
Regia: Michel Ocelot
Sceneggiatura: Michel Ocelot
Musiche: Gabriel Yared
Anno: 2006
Nazione: Francia
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 97′
Data uscita in Italia: 10 novembre 2006
Genere: Animazione
Domande per la discussione e la riflessione:
- Il film si svolge in due Paesi: quali? Prova a descriverli in base agli elementi che il film ci presenta.
- In base a quale fattore Azur viene discriminato una volta arrivato nella terra della sua nutrice?
- Azur ha vissuto ‘sulla propria pelle’ le conseguenze dei pregiudizi, degli stereotipi, delle superstizioni.
- Anche nella nostra società sono presenti superstizioni?
- Anche nella nostra società sono presenti pregiudizi?
- Sapresti fare degli esempi?
- Non tutti nel film hanno reagito in modo negativo di fronte alla ‘diversità’ di Azur. Chi ha avuto un atteggiamento positivo?
- Quali elementi della tradizione, cultura araba, ci ha presentato il film?
- Quali elementi della religione islamica ci ha presentato il film?
- Perché il saggio ebreo vive in quel Paese?
- Che cosa mostra la principessa ad Azur, dalla cima di un albero, mentre la città ‘dorme’? Quale messaggio vuole trasmettere il regista con questa scena?
- Secondo te, che cosa ha rappresentato per i due fratelli il viaggio per liberare la fata dei Jinns?
- Normalmente in una competizione c’è un vincitore e un perdente; è accaduto così anche nel film? Perché?
- Quale scena del film ti ha colpito maggiormente e perché? Esponi la tua scelta in modo chiaro e articolato.
Attività interdisciplinare
- Con l’insegnante di Geografia approfondisci la zona geografica del Maghreb evidenziandone le peculiarità.
- In una scena del film ci vengono presentati dei menhir. Prova a scoprire, aiutato dall’insegnante di Storia, di cosa si tratta e quali funzioni svolgevano.
- Il film è ricco di elementi artistici. Te ne propongo due (altri elementi li puoi proporre tu) da approfondire con l’insegnante di Arte e immagine: le pitture rupestri di Tassili-n-Ajjer (Sahara centrale) e gli interni della Grande moschea di Cordova. Riesci a collegarli con alcune scene del film?
- Con l’insegnante di Musica puoi individuare e conoscere gli strumenti musicali oltre a cogliere le influenze della musica araba sulla musica europea.
- Con l’insegnante di Italiano puoi ricercare e scrivere alcune parole del nostro vocabolario che hanno un’origine araba.
- Con l’insegnante di Matematica puoi scoprire quanto questa disciplina, le sue branche, i suoi rami, siano debitrici alla cultura araba.
- Nel film vengono presentate diverse spezie. Quali conosci? Se le usi a casa, per condire alcuni piatti e pietanze, portale a scuola e falle conoscere, vedere-annusare, ai tuoi compagni/e.
- Il film, per una precisa intenzione del regista è in parte in lingua araba (non tradotta) e in Francese (ovviamente per noi tradotto in italiano). Rivedi alcune scene con l’insegnante di Lingua 2 Francese scegliendo la lingua originale nel menù del DVD.
Approfondimenti
- Tahar Ben Jelloun, L’Islam spiegato ai nostri figli, Ed. Bompiani, 2001, Collana Passaggi, ISBN: 8845251411, Pagine 99.
- Tahar Ben Jelloun, La bella addormentata. Una fiaba d’autore per parlare di razzismo ai nostri figli, Ed. Fabbri, 2003, ISBN:8845183505, Pagine 106.
- Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia – Il montare dell’odio, Ed. Bompiani, 2005, Collana Passaggi, ISBN: 8845233685, Pagine 144.
- Parola di Michel Ocelot a cura di Fuorischermo http://bit.ly/1Nt94JU