Quando il 3 dicembre 1490, Ludovico il Moro decreta che tutti gli ebrei del ducato debbono andarsene, dichiara di esservi stato costretto per il solo motivo che un buon numero di ebrei aveva parlato male della religione cristiana.
Soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento molti predicatori nei loro sermoni non risparmiavano virulenti insinuazioni contro gli ebrei, giungendo a spingere il popolo a ricorrere alla violenza.
Gli ebrei erano però costantemente protetti a Cremona dai duchi, che ripetutamente avevano pregato i predicatori di abbandonare la loro promozione di accusa. La relazione tra cristiani ed ebrei si erano ulteriormente aggravate anche per la pressione insistente dalla Chiesa che li voleva vedere convertiti.
La Controriforma mette in atto provvedimenti di estrema gravità: vengono bruciati i primi libri ebrei ed imposti per loro i segni di individuazione: berretta gialla per gli uomini e velo giallo in testa con fettuccia in fronte per le donne. Quest’ultimo non serviva per riconoscere le donne ebree, che si contraddistinguevano comunque per l’abbigliamento, quanto per umiliarle, poiché il segno giallo doveva esser portato anche dalle prostitute. Un’ebrea che non voleva essere equivocata doveva sempre uscire di casa con un uomo della sua stessa religione.
La Chiesa sostenuta dal cardinale e dal re di Spagna ed i suoi governatori oltre che da alcune comunità come Cremona e Pavia ingaggiarono una lotta senza scampo contro gli ebrei. Secondo essi i libri ebraici grondavano di contenuti anticristiani e si doveva provvedere alla loro distruzione. Libri sacri importanti come il Talmud (1) vennero bruciati. Ma non fu solo questo che in questo testo ad essere considerata pericolosa e condannabile, ma anche la Bibbia in ebraico. Secondo gli inquisitori essa è un testo dove possono annidarsi comunque i pericoli della “perversio Judaica” dalla quale bisognava ben guardarsi.
Nella furia distruttiva furono eliminati anche migliaia di libri di musica profana, soprattutto madrigali dovuti al genio di Claudio Monteverdi. Venne istituito anche un tribunale dell’inquisizione che aveva sede nel convento di S.Domenico, oggi giardini di Piazza Roma, che ebbe attività tra il 1546 ed il 1575. Oltre ai processi per eresia, si narra di torture fisiche alle quali furono sottoposti gli eretici: bruciati, storpiati e seviziati. Nella campagna contro gli ebrei bisogna ricordare alcuni testi come il “Sommario della bolla di Papa Gregorio XIII” che era contro. Dunque anche la violenza di un Papa contro “l’ordine” di chi non voleva rinnegare le proprie convinzioni religiose.
(1)Talmud: il Talmud (ebraico per “studio”) è il grande compendio della legge e della tradizione ebraica, che tutti gli ebrei sono invitati a studiare. Infatti, mentre per interpretare la Bibbia sono necessarie grande sapienza e serietà, il Talmud deve essere affrontato con animo lieto, accompagnando la lettura con melodie tradizionali. Conosciuta anche con il nome aramaico di Gemara, quest’opera costituisce un lungo commentario alle sezioni della Mishnah, in cui vengono precisate ed interpretare tutte le norme della Torah. Il Talmud, però, non tratta solo argomenti teorici e morali, ma anche folclore, medicina, astrologia, proverbi e vite dei rabbini.