Lajos Koltai, Ungheria, Germania, Gran Bretagna, 2005, Durata 130′
La storia emblematica di un ragazzino ebreo scampato ai campi di sterminio che riesce a sopravvivere senza «perdere se stesso», grazie al ricordo. Condotto prima ad Auschwitz e in un secondo tempo a Buchenwald, dopo una lunghissima odissea fatta di fame, freddo, dolore, fatica, paura, vessazioni di ogni genere, il quattordicenne ebreo ungherese Gyuri viene salvato dagli Alleati mentre giace inerte, senza più energie, in una fossa comune. Rientrato nella nativa Budapest, camminando per le strade della sua città con indosso ancora la terribile uniforme a strisce che indossava nel campo, Gyuri percepisce l’indifferenza, se non addirittura l’ostilità della gente. Gli amici insistono affinché dimentichi tutto, ma è possibile dimenticare l’orrore della storia? Non gli resta che meditare da solo e cercare di valutare il significato di quella terribile esperienza. Per arrivare a comprendere che quello che gli è successo non è da ricercare nel suo essere ungherese o ebreo.
Un film tratto da Essere senza destino (Fateless), il romanzo del premio Nobel per la letteratura Imre Kertesz che ne ha scritto la sceneggiatura.
Trailer
(Originale in lingua inglese)