Michael Verhoeven, RFT, 1989, 92′
Trama
In una città bavarese un’intraprendente studentessa, scelta per partecipare a un concorso nazionale sul tema “La mia città durante il III Reich”, scopre gli altarini di diverse autorità locali, pesantemente compromesse col regime nazista e i suoi crimini antisemiti. Nonostante minacce e ricatti, non molla e scrive un documentato libro che diventa un best seller. Un buon esempio di cinema civile che non punisce lo spettatore. Ispirandosi a un fatto vero accaduto a Passau, M. Verhoeven ha fatto un film ben scritto e ben recitato (soprattutto dalla sua scanzonata protagonista) di graffiante e divertente satira politica dove l’impianto da cabaret si unisce con efficacia alla tecnica televisiva delle proiezioni dal fondo.
Premiato al Festival di Berlino 1990.
da Il Morandini, Zanichelli Editore