Belgio, primavera 1945. A Villa Gialla, un collegio-orfanotrofio, i piccoli ospiti sperano di essere riconosciuti dai genitori scampati alla guerra, o di trovare una nuova famiglia. Fra questi bambini c’è Joseph, ebreo che ha cambiato cognome e ha imparato a conoscere i riti cristiani, affidato alle cure di padre Pons per sottrarlo al rischio della deportazione.
Un mondo intero rischia di scomparire e padre Pons, proprio come un moderno Noè , vuole salvarlo: il piccolo Joseph viene custodito in una cripta che si trasforma in un mondo magico e assoluto, finché il diluvio nazista non esaurisca la sua opera di devastazione. E’ lo stesso padre Pons a spiegare questo suo voler salvare-collezionando, come Noè, al piccolo amico.
– Molto tempo fa, sul mondo presero a cadere delle piogge che non finivano mai. L’acqua sfondava i tetti, spaccava i muri, distruggeva ponti, inondava le strade, ingrossava fiumi e laghi. Alluvioni pazzesche travolsero villaggi e città. […] Un uomo, Noè, capì prima degli altri che il nostro pianeta sarebbe stato interamente coperto dalle acque. Allora cominciò una collezione. Con l’aiuto dei suoi figli e delle sue figlie si dette da fare per trovare un maschio e una femmina di ogni specie vivente, un cavallo e una cavalla, un fagiano e una fagianella, una coppia di ragni, di struzzi, di serpenti… […]
– Lei ha preso Noè a modello?
– Si. Colleziono come lui. […] In questo momento sto facendo due collezioni: la collezione zingara e la collezione ebraica. Tutte cose che Hitler vuole annientare. Ogni sera mi ritiro qui per meditare sui testi ebraici. E durante il giorno, nel mio ufficio, imparo l’ebraico. Se il diluvio continua, se nell’universo non resta più un solo ebreo che parli l’ebraico, io te lo potrò insegnare. E tu lo potrai trasmettere.
– Così sarà come se lei fosse Noè e io suo figlio!
Commosso, lui si inginocchiò davanti a me. Sentivo che avrebbe voluto abbracciarmi, ma si trattenne.
Un romanzo ispirato a una storia vera, un inno ai valori umani dell’amicizia e della solidarietà, un tributo al coraggio di quanti, come padre Pons, sono posseduti dalla follia dei giusti.