Ci sono date che diventano ricorrenze, ricordi e memoria.
Agosto 1993 – Agosto 2013: vent’anni.
Era scoppiato il conflitto nella Repubblica Federale dell’allora Jugoslavia. Con altri ragazzi/e che “sognavano” e cercavano la pace andai in un campo profughi presso Učka. Si trattava di baracche in un bosco prima del tunnel che attraversa il monte che porta lo stesso nome. Seguirono altri viaggi, non solo a Učka. Erano soprattutto incontri, volti, persone, storie.
Quello che presento di seguito è un montaggio di video girati nel novembre del 1993 sempre presso Učka. Scelta dei testi e della musica sono miei.
Abdulah Sidran, L’incubo
Di seguito invece il testo della poesia di Abdulah Sidran che scorre nel filmato.
Mora
Sta to radis, sine?
Sanjam, majko. Sanjam, majko, kako pjevam,
a ti me pitas, u mome snu: sta to cinis, sinko?O cemu, u snu, pjevas, sine?
Pjevam, majko, kako sam imao kucu.
A sad nemam kuce. O tome pjevam, majko.Kako sam, majko, imao glas, i jezik svoj imao.
A sad ni glasa, ni jezika nemam.Glasom, koga nemam, u jeziku, koga nemam,
o kuci, koju nemam, ja pjevam pjesmu, majko.Abdulah Sidran
L’incubo
Che stai facendo, figlio?
Sogno, madre mia, sogno che sto cantando,
e tu mi chiedi, nel sogno: che stai facendo, figlio?Cosa canti nel sogno, o figlio?
Canto, madre mia, che avevo una casa.
E adesso la casa non ce l’ho. Questo canto, madre mia.Avevo la mia voce, o madre, e la mia lingua avevo.
E ora non ho né voce né lingua.Con la voce che non ho, nella lingua che non ho,
dalla casa che non ho, io canto la mia canzone, o madre.
Campo profughi presso Učka
Nella mappa si notano i tetti delle baracche al di sopra del Parkplatz.
Ex-Jugoslavia: storia di un conflitto
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